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Realtà virtuale e realtà aumentata

Realtà virtuale e realtà aumentata. Differenze e applicazioni nell’e-learning

Pubblicato da Teleskill Italia | 30/Mag/2022

I progetti e-learning sono sempre più spesso arricchiti da applicazioni di realtà virtuale o di realtà aumentata. Si tratta di tecnologie diverse, ma utili al coinvolgimento e all’efficacia della formazione.

Nel settore della formazione, si sente parlare con sempre maggiore frequenza di realtà aumentata (AR) e di realtà virtuale (VR), tecnologie che stanno assumendo sempre più rilevanza per migliorare l’efficacia dell’apprendimento e il coinvolgimento degli studenti nel partecipare ai corsi presenti in piattaforma e-learning. Entrambe hanno la capacità di costituire un tramite tra il mondo reale e il mondo virtuale, ma hanno alcune particolarità che le differenziano.

Cos’è la realtà aumentata.

Si parla di realtà aumentata quando realizziamo una versione della realtà amplificata grazie all’utilizzo di informazioni digitali, che hanno la funzione di implementare l’ambiente reale. In questi casi, l’ambiente viene inquadrato attraverso l’uso di una fotocamera di dispositivi mobili come smartphone e tablet, che crea un’immagine base. A questa immagine di partenza vengono sovrapposti degli strati di informazioni, come testi, immagini e altri contenuti multimediali. Tale costruzione viene definita overlay: la fotocamera legge l’oggetto nell’inquadratura, il sistema lo riconosce e attiva un nuovo livello sovrapposto e perfettamente integrato alla realtà, potenziando la quantità di dati in relazione a quell’oggetto. Quello che si vede, dunque, è un intreccio e tra reale digitale.

La realtà aumentata non serve, quindi, a condurre la persona che la utilizza in un altro universo, ma aumenta quello in cui si trova già, aggiungendo dei contenuti interattivi.

scopri la realtà aumentata

Cos’è la realtà virtuale.

La realtà virtuale è una tecnologia che conduce le persone in una realtà diversa da quella in cui vivono, esistente unicamente in digitale. Funziona attraverso l’uso di dispositivi dotati di sensori, quali guanti e visori, capaci di “trasportare” l’utente in un universo tridimensionale totalmente creato al computer, nel quale interagire usando il corpo, consentendo così di ricreare e vivere qualsiasi esperienza si voglia nel modo più realistico possibile. In questo caso si parla di realtà virtuale immersiva, intendendo con questo un ambiente nel quale la percezione dell’individuo è di essere totalmente isolato dall’ambiente esterno.

Differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale.

Appare chiaro che la differenza principale tra realtà aumentata e realtà virtuale è che nel caso della realtà aumentata è il mondo virtuale ad “arricchire” quello reale, al contrario nel caso della realtà virtuale è l’utente che si immerge in un universo alternativo.

Entrambe concedono all’utente di potenziare e accentuare le sue esperienze basandosi su un principio comune a tutte le persone: il primato della vista sugli altri organi sensoriali. L’essere umano riesce a processare le informazioni attraverso in cinque sensi, ma quello attraverso cui riceviamo il maggior carico informativo è senz’altro la vista. Ragione per cui l’utilizzo di dati digitali nella AR e nella VR risulta molto efficace nei percorsi e-learning aziendali, nei training formativi per imparare “sul campo” e in molte altre occasioni.

realtà virtuale training

Nell’immediato futuro si prevede una rapida espansione delle applicazioni in ambito formativo di realtà virtuale e di realtà aumentata. Quest’ultima, in particolare, ha una domanda in aumento soprattutto nei settori della sanità e del turismo e riesce ad essere applicata più regolarmente nel campo aziendale, per la sua capacità di abbracciare la realtà circostante, ma soprattutto perché presenta costi di sviluppo decisamente meno onerosi rispetto alla realtà virtuale.

La realtà virtuale ha però il vantaggio di permettere  agli studenti di avere esperienze reali in una realtà digitale, colmando il divario tra un’esperienza fisica e una virtuale.

I dati di mercato indicano che la formazione basata sulla realtà virtuale ha un’efficacia quattro volte maggiore; a ciò si aggiunga che i discenti e sono più fiduciosi del 275% nell’applicare le competenze apprese dopo la formazione.

Inoltre, la realtà virtuale può rappresentare un decisivo risparmio economico in ambito di formazione. Infatti, viene utilizzata principalmente da industrie che hanno necessità di simulare e correggere possibili errori di operatori altamente qualificati, in attività lavorative che presentano rischi elevatissimi per le attrezzature e la vita umana in caso di guasto o di procedimento errato.

Altro esempio: la realtà virtuale applicata all’interno di una linea di produzione di un’industria consente di potere effettuare una manutenzione predittiva, grazie all’ingente quantità di dati ottenuti, ossia una pianificazione degli interventi e, nei casi più difficili, una simulazione che consente di migliorare il livello di sicurezza in cui gli addetti devono operare, apportando ingenti benefici. Ad esempio riduce i costi dei ricambi e i tempi del loro approvvigionamento. La possibilità di effettuare tale simulazione, immersiva e interattiva, è il vantaggio principale della VR in un contesto di e-learning aziendale.

In generale si può affermare che, nel settore e-learning, i video tradizionali lasceranno sempre più spazio alle esperienze immersive con i visori. La finalità è rendere gli alunni più partecipi e gli insegnanti in grado di trasmettere contenuti in modo più accattivante, creando realtà immersive che offrono nuovi paradigmi di apprendimento.
L’utilizzo di AR e VR però può favorire non solo gli individui che lavorano in una realtà aziendale, ma può essere efficace anche se utilizzato dai clienti stessi.
A tale proposito è interessante il caso Bosch, che possiede una propria piattaforma di realtà aumentata per istruire non solo il proprio servizio di assistenza, ma anche i clienti sulla riparazione delle auto. È necessario avere un classico device mobile o servirsi di smartglasses e mettendo a fuoco l’area dell’auto interessata, il sistema mostrerà i nomi dei diversi elementi, permettendo di individuare in modo rapido le cause dei guasti.

A livello di formazione aziendale la realtà virtuale e quella aumentata operano in tre differenti aspetti: produttivo, collaborativo e formativo.

  • Produttivo: l’individuo, grazie a suggerimenti digitali come animazioni, modelli 3D e ipertesti, può per esempio visualizzare velocemente quali componenti accusano malfunzionamenti o anomalie.
  • Collaborativo: la trasmissione di informazioni è ancora più veloce e trasparente fra tutte le componenti umane e informatizzate che formano la linea produttiva.
  • Formativo: miglioramento della sicurezza e contenimento dei costi, poiché supporti digitali distribuiti su piattaforme avanzate come VR e AR vanno quindi a sostituire del tutto i manuali cartacei, migliorando, grazie alla loro interattività la tempestività degli interventi.

In conclusione possiamo dire che ci troviamo di fronte a tecnologie di grande rilievo per il settore e-learning, con ambiti di sviluppo di straordinario interesse. La realtà aumentata, infatti, intensificherà gli aspetti esperienziali dell’apprendimento, la stessa interazione tra gli alunni conoscerà nuovi contesti e dinamiche.

La realtà virtuale gamificata e il micro-apprendimento, detto microlearning gamificato, saranno due aree che conosceranno una grande crescita in tempi rapidi.

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