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Cosa è la formazione continua e a cosa serve

Cosa è la formazione continua e a cosa serve

Pubblicato da Teleskill Italia | 03/Mar/2022

Per formazione continua s’intende l’insieme di tutti quegli strumenti messi a disposizione dei professionisti, con lo scopo di aggiornare le loro competenze e nozioni nell’ambito del loro settore lavorativo.

La formazione continua è diventata sempre più rilevante per quasi ogni settore professionale. Si tratta di un tema articolato che investe molti aspetti della vita del professionista; per capire la realtà della formazione professionale continua ed avere un quadro più completo di come essa è disciplinata, è necessario porsi alcune domande.

Sommario

Quali sono le differenze fra formazione professionale continua e formazione professionale permanente?

La differenza fra questi due tipi di formazione è da ricercare negli obiettivi che esse si prefiggono.

La formazione professionale permanente indica il percorso che porta l’individuo a formarsi come professionista, ottenendo i necessari attestati e titoli di studio.

Invece, cos’è la formazione continua? Si tratta di un tipo di formazione professionale rivolta a coloro che già sono diventati professionisti e che necessitano di aggiornare le loro metodologie e competenze. Gli anglosassoni la chiamano Lifelong Learning ed è oggi considerato un fattore rilevante per la crescita aziendale.

Per fare un esempio concreto, quindi, la formazione professionale permanente è quel percorso che porta un individuo a diventare docente della scuola primaria di primo grado: in questo caso specifico la laurea in Scienza della Formazione Primaria è abilitante per tale professione, il laureato è di fatto un insegnante e resterà un docente per tutto il tempo della sua attività lavorativa.

La formazione professionale continua si riferisce invece a tutti quei percorsi formativi che egli dovrà intraprendere quando già eserciterà il suo ruolo di docente, per mantenere le proprie competenze professionali costantemente aggiornate. Tale formazione potrebbe per esempio riguardare nuove metodologie di insegnamento o più moderni approcci in ambito psico – pedagogico. Per certe categorie professionali come ingegneri, avvocati, commercialisti e molti altri ancora la formazione e l’aggiornamento lungo l’arco della carriera sono obbligatori per legge.

A cosa serve la formazione professionale continua?

A cosa serve la formazione professionale continua?

Genericamente parlando, affiancare alla propria attività lavorativa un costante flusso formativo e di aggiornamento delle competenze può portare a molteplici vantaggi.

  • Accrescimento del bagaglio personale di conoscenze e capacità;
  • Opportunità di ambire ad un salario più elevato;
  • Possibilità di migliorare la propria posizione lavorativa all’interno della gerarchia aziendale;
  • Risultare più appetibili sul mercato del lavoro;
  • Acquisizione di nuovi metodi e procedure che possano renderci più performanti;
  • Apprendimento e familiarizzazione con l’impiego di nuove tecnologie create per facilitare il nostro lavoro automatizzandone determinate fasi;
  • Possibilità di fare rete entrando in contatto con altri professionisti del nostro settore;
  • Migliorare le doti di apprendimento,
  • Potenziare la capacità di adattamento;
  • Diminuire la resistenza al cambiamento;
  • Motivarsi nella propria crescita professionale.

È importante capire anche quali sono i vantaggi della formazione professionale continua dei collaboratori dal punto di vista dell’impresa/azienda:

  • Miglioramento delle competenze dei collaboratori;
  • Stimolare la motivazione e la soddisfazione fra i dipendenti;
  • Aumento della coesione e rinforzo della performance collettiva;
  • Fidelizzazione dei collaboratori già facenti parte dei ranghi aziendali;
  • Rendere l’impresa più appetibile agli occhi di nuovi talenti e figure professionali esterne;
  • Valorizzazione dell’immagine del prestigio dell’azienda;
  • Aumentare la qualità dei servizi e prodotti offerti grazie a personale aggiornato e qualificato.

Cosa sono gli ECP e come funzionano?

Si è parlato finora della formazione professionale continua come di un percorso facoltativo che il professionista può o non può intraprendere per migliorare la propria situazione lavorativa.

Tuttavia è di vitale importanza porre l’accento su come, per determinate categorie, tale percorso formativo non sia affatto opzionabile.

Esistono infatti professioni per le quali la formazione professionale continua è rigidamente disciplinata dal nostro ordinamento giuridico.

Il decreto n.137 del 2012 regolante gli ordini professionali, all’articolo 7, impone ad ogni professionista “l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale”.

Ad ogni ordine professionale viene demandato il compito di definire tali percorsi all’interno della propria categoria, in base alle peculiarità e necessità specifiche della figura professionale stessa.

È in seguito a questo decreto che nascono gli ECP (acronimo di Educazione Continua Professionale).

Gli ECP altro non sono che i crediti formativi che dovranno essere conseguiti da tutti i lavoratori iscritti ai registri professionali, tramite la frequentazione in presenza, online o in classe virtuale di quelli stessi corsi di aggiornamento stabiliti dall’ordine di appartenenza.

Essendo gli ECP un obbligo di legge, il mancato conseguimento può portare a conseguenze talvolta anche molto pesanti, come l’esclusione all’ordine di appartenenza e la conseguente perdita dell’abilitazione professionale.

Come si ottengono gli ECP?

Per ottenere crediti formativi ECP è necessario frequentare i corsi di aggiornamento professionale stabili dal proprio ordine.

L’ammontare dei crediti conseguiti alla fine di ogni corso è stabilito basandosi sull’ammontare complessivo delle ore di studio. Vengono considerate non solo le ore di lezione, ma viene anche fatta una stima delle ore di studio individuali che saranno necessarie per il superamento del test finale.

Quanti crediti ECP è necessario ottenere?

La risposta a questa domanda varia a seconda del livello professionale.

Più nel dettaglio, ai professionisti di livello Pratictioner o Professional, sarà richiesto il conseguimento di 150 crediti ECP ogni tre anni.

Ai livelli Trainer e Supervisor è richiesto l’ottenimento dello stesso numero di crediti nell’arco di 5 anni.

È buona norma cercare di conseguire almeno 20 crediti all’anno in modo da “spalmare” la formazione in un arco di tempo ragionevole, non ritrovandosi così a dover sostenere troppi esami a ridosso della scadenza dei 3 o 5 anni poiché, come già evidenziato, il mancato conseguimento dei crediti ECP entro le tempistiche stabilite dagli ordini professionali può avere conseguenze anche molto spiacevoli.

La formazione continua per le diverse figure professionali

La formazione continua per le diverse figure professionali.

Analizzeremo ora nel dettaglio come i diversi ordini professionali disciplinano la formazione degli iscritti all’albo.

Da rilevare come i crediti ECP possano essere ottenuti soltanto tramite la frequentazione di corsi rilasciati da enti provider accreditati dai diversi ordini professionali.

Negli ultimi anni, a causa dello scenario pandemico, ma anche per un concreto risparmio in termini di costi e tempi, molti di questi corsi si sono tenuti in modalità e-learning grazie a piattaforme e-learning che rispondano ai requisiti previsti dai diversi Ordini professionali.

La formazione professionale continua per avvocati

La formazione professionale continua per avvocati è disciplinata dal Consiglio Nazionale Forense.

Il nuovo regolamento risale al mese di ottobre dell’anno 2014 e prevede l’ottenimento di almeno 60 crediti nel triennio; 9 dei quali dovranno riguardare le materie obbligatorie di ordinamento e previdenza forensi e deontologia ed etica professionale.

La formazione professionale continua per geometri

I corsi a disposizione per gli appartenenti a questa categoria possono essere consultati sul sito del Consiglio Nazionale dei Geometri il quale impone ai propri iscritti l’ottenimento di almeno 60 crediti nell’arco di un triennio.

Tali crediti possono essere ottenuti sia frequentando corsi che tramite la partecipazione a seminari e convegni.

La formazione professionale continua per giornalisti

Anche l’ordine dei giornalisti, tramite apposito regolamento, impone l’ottenimento di 60 crediti nel triennio di riferimento.

Tali crediti sono ottenibili solo frequentando i corsi di enti approvati dall’ordine. È possibile consultare l’elenco dei corsi disponibili sul portale dell’Ordine.

La formazione professionale continua per commercialisti

È stato il consiglio nazionale degli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili a stabilire il regolamento per la formazione continua dei commercialisti nell’agosto 2019.  Tale regolamento prevede l’acquisizione di almeno 90 crediti in un triennio, disciplinando nel dettaglio quanti crediti devono essere conseguiti ogni anno, nonché le modalità di recupero per l’anno successivo in caso di eccesso di crediti.

La formazione professionale continua per consulenti del lavoro

Il regolamento del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro risale al dicembre del 2007 e ha subito un’integrazione nell’anno successivo.

Esso impone l’ottenimento di almeno 50 crediti formativi nel biennio, 6 dei quali nelle materie di ordinamento professionale e codice deontologico.

La formazione professionale continua per psicologi

Per gli psicologi è previsto un obbligo formativo triennale di 150 crediti obbligatori. Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi ha stabilito che, essendo lo psicologo una professione sanitaria, almeno 60 di questi 150 crediti debbano essere ottenuti con corsi FAD in presenza. I restanti 90 sono ottenibili tramite formazione individuale.

La formazione professionale continua per il settore scolastico

Nell’intricato mondo delle professioni scolastiche gli ECP costituiscono un tassello fondamentale. L’ottenimento di crediti formativi consente infatti di migliorare la propria posizione in graduatoria.

La formazione degli insegnanti viene definita obbligatoria, permanente e strutturale dalla legge 107/2015.

Formazione continua ECM: di cosa si tratta?

Un capitolo a parte meritano le professioni sanitarie, i cui crediti formativi sono identificati dall’acronimo ECM (Educazione Continua in Medicina).

Vista la velocità con la quale si susseguono le rivoluzioni e le scoperte in ambito medico i sanitari sono la categoria che più di ogni altra necessita di aggiornare costantemente le proprie competenze, poiché il sapere in questo campo diventa rapidamente obsoleto.

I professionisti sanitari hanno l’obbligo di conseguire 150 crediti ECM ogni 3 anni, sia iscrivendosi a corsi di formazione online che partecipando fisicamente a convegni.

In caso di mancato conseguimento dei crediti formativi ECM nei tempi stabiliti, si va incontro alla sospensione dell’abilitazione.

Anche in ambito sanitario, è necessario che i corsi frequentati di formazione continua ECM siano rilasciati da enti accreditati dall’Ordine professionale di riferimento. A volte questi corsi fanno parte di un evento più ampio come un convegno online con appendice formativa.

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