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Webinar. I 5 trend del 2019.

Pubblicato da Teleskill Italia | 11/Gen/2019

Nuove tendenze nell’utilizzo del webinar che si consolideranno nei prossimi dodici mesi.

L’utilizzo del webinar sta diventando sempre più diffuso, ampliando i propri fruitori e i propri obiettivi in maniera esponenziale.
Da strumento riservato ad atenei e facoltà universitarie, il webinar ha esteso i propri ambiti applicativi alle aziende, al mondo associativo, diventando a volte un’alternativa, a volte un’estensione della formazione tradizionale in aula.
Oggi i webinar sono quindi utilizzati per replicare online quanto avverrebbe normalmente in aula, durante un convegno o un seminario, ma anche come strumento “smart” per condividere aggiornamenti in modo tempestivo, ad esempio con reti vendita o con sedi e filiali sparse sul territorio.
In un’epoca in continua trasformazione, in cui metodologie e contenuti sono soggetti a obsolescenza rapida, il webinar diventa, oltre a uno straordinario strumento formativo, anche un tool di condivisione e informazione di grande interesse, per le sue caratteristiche di evento interattivo “dal vivo”, in grado di coinvolgere e rendere partecipi tutti gli utenti collegati.
Il 2019 sarà, come quello passato, un anno di nuove opportunità per lo strumento del webinar che incrocerà sempre di più la dimensione tecnologica con quella umana, di qualità dei contenuti e di certezza della formazione.
Vediamo in dettaglio quali tendenze si andranno a consolidare nel settore dei webinar, tenendo presente che non si tratta di una classifica, ma di una serie di trend che, oltre a consolidarsi, molto spesso convergeranno.

1. Apprendimento certificato.
Il riconoscimento biometrico facciale s’integrerà ancora di più al webinar permettendo attraverso software come LP Bio, un software proprietario di Teleskill, di certificare l’identità dell’utente e la sua effettiva fruizione del webinar durante l’evento tramite la propria webcam. Il riconoscimento facciale, unito a strumenti di valutazione come test, sondaggi, favorirà inoltre la valutazione di quanto appreso durante l’evento formativo.

2. Diffusione del conference manager.
Dato il ruolo, sempre più di rilievo, che il webinar sta assumendo nei contesti formativi e di aggiornamento, diventerà sempre più importanza la figura del conference manager. Si tratta di un ruolo chiave, che in Teleskill abbiamo sviluppato già da alcuni anni. Non s’intende solo un assistente che si adopera perché tutto il webinar si svolga in modo fluido e senza intoppi, ma di un vero e proprio partner che aiuta l’azienda, o il formatore, nello sviluppo degli obiettivi, a volte anche dei contenuti, nella proposta dei contenuti, nell’analisi dei dati emersi durante l’evento, nella videoregistrazione dell’evento per utilizzi successivi, nel follow up che ogni webinar richiede.

3. Webinar più brevi e più frequenti.
Andando incontro alla necessità di velocità e sintesi cui si vanno abituando gli utenti, avranno sempre più successo webinar di breve durata in cui i contenuti siano “spezzettati” e offerti in piccole dosi, magari in una serie di webinar consecutivi.
Questa necessità va incontro ai cali di attenzione che si riscontano in una platea dopo circa dieci minuti. Webinar veloci, magari con la nozione proposta in modo informale, quasi da pari a pari, incontrano il favore dei partecipanti e migliorano il coefficiente di apprendimento del gruppo.

4. Webinar e realtà aumentata.
L’avvento del 5G, e quindi di reti più potenti e affidabili, permetterà una migliore fruizione della realtà aumentata. I webinar potranno quindi esseri utilizzati, anche per guidare online “dal vivo” gli utenti connessi al webinar e fargli sperimentare, grazie a dispositivi come Apple Watch o Google Glass, scenari immersivi, finalizzati a simulare situazioni reali come addestramento o istruzioni di manovra. In gergo tecnico si chiama aumentend learning e aggiunge ai normali strumenti del webinar, contenuti video, animazioni 3d, file audio e multimediali che possono essere sovrapposti alla realtà fisica attraverso, come detto prima, device mobili dotati di fotocamera, occhiali o computer dotati di webcam.

5. Webinar e intelligenza artificiale.
Il riconoscimento biometrico, di cui abbiamo parlato al punto 1, s’integrerà con sistemi di riconoscimento comportamentale. Sarà possibile, quindi avere, in tempo reale, dati sul gradimento del webinar cui si partecipa, sul livello di attenzione, sulla learning retention man mano che l’evento si svolge.
Questo è d’immensa utilità per orientare il formatore e andare incontro alle esigenze dei partecipanti. L’analisi dei dati post webinar, inoltre, potrà essere utilizzata per variare, ove necessario, il piano formativo.

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