I 7 trend e-learning del 2016
Pubblicato da Teleskill Italia | 21/Dic/2016
L’anno si sta per concludere ed è possibile adesso riassumere i trend che hanno caratterizzato l’e-learning e la formazione online nel 2016.
La formazione continua è diventata una concreta realtà per aziende e professionisti. Il XVI Rapporto ISFOL sulla formazione continua in Italia evidenzia la riduzione del divario tra l’Italia e l’Europa per quanto riguarda il life long learning: l’Italia passa dal 20° del 2013 al 14° posto nel 2015.
Le aziende italiane dimostrano un maggior interesse verso gli interventi formativi.
Sono stati 2.600.000 i partecipanti a corsi di formazione online e in aula nel biennio 2014-2015, un incremento di oltre mezzo milione di partecipanti rispetto al biennio precedente.
L’e-learning ha beneficiato di questo scenario e, in linea con i principali asset della digital transformation, ha maturato alcuni trend che potranno essere una valida guida anche per i progetti formativi del 2017.
- Social learning. Il primo trend riguarda la possibilità di trasformare l’apprendimento in un’esperienza sociale, condivisibile, commentabile, aggiornabile. Aula virtuale, videoconferenza, forum, mediateca, chat hanno permesso, nei progetti più evoluti come nella piattaforma e-learning di Teleskill, una piena integrazione con i social, permettendo agli studenti di essere parte attiva del corso e-learning.
- Micro-learning. L’approccio finalizzato a suddividere i contenuti in pillole si è rivelato vincente perché consente agli studenti di fruirne ogni volta che possono. Domande distribuite su Whatsapp, infografica, e citazioni, mini video sono stati strumenti ideali per trasmettere conoscenza in modo rapido.
- Video e-learning. YouTube è oggi il secondo motore di ricerca più utilizzato dopo Google. Il dato testimonia la centralità del video come strumento di comunicazione e la tendenza è stata applicata anche all’e-learning. Nel 2016 il 98% delle aziende in Europa hanno incrementato i video nei loro processi di formazione online. Da ormai diverso tempo la piattaforma e-learning di Teleskill prevede una sezione dedicata a registrazione, upload e catalogazione di video pillole formative, registrabili anche dagli studenti.
- Mobile learning. La diffusione di smartphone e tablet a prezzi realmente accessibili ha contribuito a consolidare la tendenza a fruire dell’e-learning lontani da scrivanie, aule, biblioteche. In aggiunta, smartphone e tablet, abituano l’utente a naturali meccanismi apprendimento collaborativo. Questo trend quindi è in crescita costante e le previsioni globali di investimento in mobile learning per i prossimi 3 anni ammontano a 37 milioni di dollari.
- Informal learning. La diffusione di momenti formativi non assoggettati a un’aula virtuale o ad un altro contesto simile, ad esempio un webinar, ha permesso una migliore memorizzazione dei contenuti. In particolare, nella piattaforma e-learning di Teleskill si è notato che ha permesso agli studenti di sentire il corso, come una materia fluida, compatibile con i specifiche esigenze, stili di apprendimento, livelli di comprensione.
- Gamification. Grande successi, in termini di coinvolgimento nel progetto di formazione, si sono ottenuti utilizzando le tecniche del gioco applicate all’apprendimento. Il gioco motiva, è altamente interattivo, aumenta la curiosità verso il contenuto formativo, può essere utilizzato per simulare situazioni differenti, creare sfide, classifiche, meccanismi a premio e molto altro ancora.
- Big Data and Learner Analytics. I progetti formativi più completi sono spesso dotati di sistemi di tracciamento evoluti che monitorano i dati prodotti dagli studenti che interagiscono con il contenuto di apprendimento. La piattaforma e-learning realizzata da Teleskill prevede l’analisi dei big data fin dall’inizio ed è una delle funzioni che sono state più apprezzate nel 2016 e una sicura tendenza per i mesi che verranno.
I trend dell’e-learning, come si vede, vanno di pari passo con l’evoluzione scenario digitale, ma integrandosi con esigenze formative e con obiettivi di tipo aziendale o accademico contribuiscono a restituire al web quel senso e quel significato propri della rete: condivisione, crescita collettiva, scambio di esperienze, formazione continua, apprendimento partecipativo.