Cresce l’e-learning nelle aziende, integrato con strumenti di social collaboration
Pubblicato da Teleskill Italia | 30/Set/2016
I reparti di un’azienda non hanno tutti bisogno della stessa formazione online. Per questo Web Academy prevede aree ristrette di social collaboration.
Secondo una recente ricerca, intitolata Future of Business Survey, Il 48% delle aziende italiane crede nel digitale come leva di crescita. Il rapporto, promosso da Ocse, Banca Mondiale e Facebook, è uno strumento prezioso per comprendere il legame sempre più stretto tra imprese ed economia digitale.
In questo scenario l’e-learning è fondamentale perché, nella digital economy, la crescita del fatturato non è mai distinta dalla crescita delle competenze, dalla condivisione delle esperienze, dalla creazione di task force impiegate in progetti di innovazione e social collaboration. Non a caso, è di questi giorni l’entrata in gioco di LinkedIn, dopo l’acquisizione di Lynda.com, con una propria piattaforma: LinkedIn Learning.
L’esperienza Teleskill, maturata in progetti di formazione online e sviluppo di software di videoconferenza per aziende nazionali e internazionali, è in linea con questi dati, con una specificità in più: nell’ottica di soddisfare esigenze espresse dai clienti, in Teleskill ci si è accorti che occorre diversificare l’e-learning in base alle diverse funzioni aziendali. Per questo in Web Academy, la piattaforma all-in di collaborazione, condivisione, comunicazione e informazione è possibile utilizzare uno strumento chiamato T Collaboration, in cui gestire la formazione di singoli gruppi specifici.
T COLLABORATION:
La funzionalità “T Collaboration” presente nella Web Academy di Teleskill permette la creazione di webroom dedicate a gruppi ristretti che vengano coinvolti in processi di formazione tra pari (senza la verticalità docente – discente) e in cui il software di videoconferenza svolge una funzione centrale implementata con altri strumenti di social collaboration: condivisione, modifica e aggiornamento di ogni tipo di file, condivisione e caricamento di videopillole formative, creazione di post, taggatura, like e reaction, condivisione di documenti riservati con possibilità di ricerca dei file solo ai membri della webroom, espressione di pareri online in tempo reale e molto altro ancora. Il tutto con una reportistica dettagliata dell’attività dei membri in webroom, in modo da definire efficacia ed efficienza delle sessioni avviate.
Le applicazioni di social collaboration, come T collaboration, sono sempre più utilizzate anche fuori dai contesti aziendali.
“Minecraft: Education Edition”, il progetto di formazione online di Microsoft per la scuola, ha permesso di raccogliere il feedback di oltre 2.000 studenti e insegnanti in più di 100 scuole in 26 Paesi, tra cui l’Italia.
Tornando ai contesti aziendali, la tendenza è di rendere la formazione online sempre più ritagliata in base ai settori aziendali e alle esigenze individuali. Applicazioni come T Collaboration offrono un processo formativo di tipo informale con vantaggi rilevanti:
- stimolano il coinvolgimento dei collaboratori
- accrescono le competenze dei singoli e del gruppo
- favoriscono i processi di informal learning
- permettono la condivisione e l’archiviazione di best practices
La social collaboration si sta dimostrando vincente perché è una modalità meno rigida di formazione. Si pensi ad esempio a un membro di un progetto di social collaboration che, scoperto un modo migliore di completare un processo (o una vendita) avvia il software di videoconferenza per registrare un messaggio o per condividerlo online in riunione virtuale con colleghi distanti migliaia di kilometri che possono seguirlo da qualunque dispositivo: smartphone, tablet, eccetera.
Progetti di social collaboration sono oggi leve strategiche anche di aziende multinazionali come ad esempio Barilla, perché si inseriscono in quel processo di digital disruption che investe tutto e tutti e che sono tra i più decisivi fattori di opportunità, crescita, sviluppo.